Robert Frank – Gli Americani
The Americans di Robert Frank è un libro fotografico pubblicato per la prima volta in Francia nel 1958 (Les Américains) e l’anno successivo negli Stati Uniti.
Robert Frank, nato a Zurigo (Svizzera) il 9 novembre 1924 e morto a Inverness (Canada) il 9 settembre 2019, è stato un grande fotografo svizzero, naturalizzato statunitense.
Si trasferì negli Stati Uniti nel 1947. Nel 1955 diventa il primo fotografo europeo ad ottenere la borsa di studio annuale promossa dalla Fondazione Guggenheim di New York. Tramite questa borsa di studio, nel 1955 e 1956 viaggia per tutti gli Stati Uniti d’America, attraversa 48 stati differenti insieme alla moglie e ai due figli Pablo e Andrea su una vecchia Ford usata. Da questo viaggio nascerà The Americans, libro fotografico con una selezione di 83 fotografie tra le oltre ventimila scattate in quel viaggio americano.
Un libro imperdibile che consacra Robert Frank come uno dei grandi maestri della storia della fotografia, nonostante al tempo della sua pubblicazione questo lavoro fu inizialmente criticato e sottovalutato. Le principali critiche del tempo riguardavano questioni tecniche e compositive come sottoesposizioni, sfocature, inquadrature sbilenche.
Robert Frank era uscito dai canoni classici della fotografia del tempo, dando un’immagine irriverente degli americani. Non gli interessava la “bella fotografia”, tecnicamente ed esteticamente perfetta. Voleva raccontare nel modo più veritiero e disilluso possibile le contraddizioni della società americana.
Lo stile di Robert Frank, con ritratti sfocati, foto mosse e dalle composizioni apparentemente casuali, era molto differente dallo stile dell’epoca, ma queste caratteristiche sarebbero poi diventate l’elemento distintivo di The Americans. Un libro che diventerà uno spartiacque nella storia del racconto e del reportage fotografico.
Ricordo che a una conferenza a cui ho partecipato, Gianni Berengo Gardin citò proprio questo libro come uno dei 5 libri che lo hanno maggiormente influenzato all’inizio del suo lavoro di fotografo.
Nel 2008, a cinquant’anni dalla sua prima pubblicazione, la casa editrice Contrasto ha riproposto una ristampa di questo libro. Il formato è 22×19 cm, la copertina è rigida, e personalmente ho apprezzato la qualità della carta di stampa.
Video recensione del libro
Nel video potete trovare nella prima parte la mia recensione del libro, mentre nella seconda parte leggo la prefazione scritta da Jack Kerouac e mostro le fotografie di Robert Frank a cui si riferiscono le parole.
Alcune foto del libro con il commento di Jack Kerouac
L’edizione americana del libro “The Americans” è corredata dalla prefazione scritta da Jack Kerouac (1922-1969), poeta e scritto americano, esponente della Beat Generation.
Riporto alcuni spezzoni del testo scritto da Kerouac, e alcune delle fotografie di Robert Frank presenti nel libro a cui si riferiscono queste parole.
“Robert Frank, svizzero, discreto, carino, con quella sua piccola macchina fotografica che tira su e fa scattare con una mano, ha estratto una poesia triste dal cuore dell’America e l’ha fissata sulla pellicola, così è entrato a far parte della compagnia dei grandi poeti tragici del mondo”.
“Chi non ama queste immagini, non ama la poesia. Se non ami la poesia, va a casa e guarda la tv con i cowboy col cappello da cowboy e i poveri cavalli gentili che li sopportano”.
“Quella folle sensazione in America, quando il sole picchia forte sulle strade e ti arriva la musica di un jukebox o quella di un funerale che passa. È questo che ha catturato Robert Frank nelle formidabili foto scattate durante il lungo viaggio”.
“Con l’agilità, il mistero, il genio, la tristezza e lo strano riserbo di un’ombra ha fotografato scene mai viste prima su pellicola”.
“Dopo che hai visto quelle immagini finisci per non sapere se sia più triste un jukebox o una bara. Perché lui fotografa ininterrottamente bare e jukebox, e i misteri dell’intermediazione”.
“La comicità, la tristezza, ogni cosa che è America in quelle immagini”.
“Il cowboy lungo e magro che si rolla una cicca davanti a Madison Square Garden a New York, per il rodeo, triste, allampanato, incredibile”.
“Il vecchio incerto col suo bastone da vecchio in fondo a una vecchia scala da tempo distrutta”.
“La macchina ricoperta di un telo impermeabile, stravagante e costoso, di tarpolian, per impedire che la fuliggine di Malibu, dove non c’è fuliggine, cada sulla superficie cha ha appena lucidato mentre il padrone, un falegname a due dollari l’ora, sonnecchia in casa con moglie e tv, tutti inutilmente sotto le palme, nella sepolcrale notte californiana”.
“Ti avevo detto di aspettare in macchina, dice la gente in America. Così Robert, furtivamente si aggira e fotografa i ragazzini che aspettano in macchina, che siano tre ragazzini in una limousine motorama, irriverenti e baldanzosi, o poveri bambinetti che non riescono a tenere gli occhi aperti sulla statale 90, in Texas, alle 4 di mattina”.
“I vecchi strambi in pensione su una panchina nell’animata strada principale che si appoggiano curvi ai loro bastoni e parlano di assistenza sociale”.
“Giace sul cuscino di raso nella tremenda gloria della morte, l’Uomo, e i neri, pazzi convenuti al funerale, lo piangono e si mettono in fila per dare una sbirciata a quella Santa Faccia per vedere com’è la morte e la morte è come la vita, come sennò?”
Dati del libro
Titolo: Gli Americani
Autore: Robert Frank
Traduttore: Maria Baiocchi
Tipo di copertina: rigida
Numero di pagine: 180
Editore: Contrasto
Data di pubblicazione: 15 maggio 2008
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8869651169
ISBN-13: 978-8869651168
PS: se la versione italiana non è disponibile, c’è anche la versione inglese “The Americans” (ISBN 9783865215840).