Jonathan Higbee – Coincidences
Coincidences – New York By Chance, pubblicato nel 2019, è il primo libro fotografico di Jonathan Higbee, e raccoglie le fotografie scattate dallo street photographer negli ultimi anni.
Jonathan Higbee è un fotografo americano, nato nel 1981 a Kansas City, in Missouri. È considerato uno dei fotografi emergenti della street photography contemporanea, e ha vinto anche alcuni premi come il World Street Photography nel 2015 e il LensCulture Street Photography Award nel 2016.
Dopo il college, dove si laurea in comunicazione, inizia a lavorare per una rivista di viaggi di Los Angeles. Grazie a questo lavoro viaggia per il mondo, scrivendo articoli e fotografando varie destinazioni esotiche.
Nel 2009 si trasferisce a New York e proprio qui scatta il suo interesse per la fotografia di strada. Dopo un paio di anni di foto scattate tra le strade della metropoli newyorkese, si rende conto che molti di questi scatti avevano un denominatore comune e potevano quindi diventare una serie, che prenderà poi il nome di “Coincidences”.
Ha lavorato a questa serie per oltre cinque anni e da questo progetto è nato il libro, che raccoglie 115 fotografie a colori, le “coincidenze” che Jonathan Higbee è riuscito a documentare per le strade della Grande Mela. È riuscito a immortalare vari momenti magici, effimeri e fortuiti che rendono New York una città diversa dalle altre. Una città frenetica e imprevedibile, ma dove tutto è possibile e raggiungibile.
Si tratta principalmente di giustapposizioni. Nella street photography la giustapposizione consiste nel mettere in relazione due elementi presenti nella foto per attribuire un terzo significato. Giustapporre significa quindi accostare tra loro due oggetti o soggetti differenti in modo da creare delle relazioni surreali e inaspettate. Higbee mette infatti spesso in relazione tra loro le persone e il contesto presente per strada, come cartelli pubblicitari, insegne o altri elementi presenti sulla scena.
Fotografare le giustapposizioni può sembrare una cosa semplice ma non è così. Ci vuole un grande talento per l’osservazione e la prontezza di riflessi di riuscire a scattare proprio in quell’istante in cui tutti gli elementi si allineano alla perfezione.
Ne è un esempio questa foto, che è una delle sue più conosciute. Abbiamo un ragazzo, probabilmente un turista visto che ha in mano una borsa con la scritta “I love NY gifts”, che sta fotografando con una fotocamera compatta. E sullo sfondo la grafica azzurra a forma di triangolo presente sul muro si giustappone perfettamente con l’obiettivo della macchina fotografica del soggetto, e sembra quindi un raggio di luce che esce dalla fotocamera. Completa poi la scena il fatto che il raggio di luce azzurra va verso una ragazza posta sulla destra.
Ogni fotografia cattura l’arguzia, la gioia e il surrealismo della vita quotidiana in un mondo a volte caotico. Catturare questi momenti di serendipity (a volte quasi surreali) non è semplice, e spesso richiede tempo, pazienza e perseveranza. C’è dietro una ricerca attenta dei luoghi e un’attenzione maniacale per il cercare di far combaciare tra loro le persone e il contesto.
Parlando del modo in cui si muove in strada, Higbee ha raccontato che raramente si è imbattuto in una di queste coincidenze proprio nel momento in cui si stava svolgendo.
Durante le sue camminate fotografiche per New York ha imparato a tenere sempre gli occhi aperti e a individuare degli elementi di sfondo potenzialmente interessanti, come ad esempio delle grafiche minimali, delle pubblicità strane, dei graffiti, una luce particolare in una determinata ora del giorno. E una volta individuato un luogo di interesse, torna più volte in quel posto in attesa che si verifichi qualcosa di inatteso e che gli scatti si concretizzino in modo naturale.
Questo spesso richiede molto tempo. Ad esempio per la fotografia chiamata “Wall Street” ci ha messo quattro mesi per ottenere lo scatto desiderato. È tornato più volte sul posto dove era presente il cartellone pubblicitario dell’uomo che tirava una fune, ma ogni volta otteneva uno scatto che poteva andare bene per un portfolio, ma per il libro cercava qualcosa di più. Aveva addirittura fatto amicizia con il venditore ambulante che aveva un food truck lì di fronte, che lo vedeva fotografare quella pubblicità più volte durante la settimana. Alla fine ha trovato il momento e lo scatto giusto.
In questa fotografia vediamo un cartellone pubblicitario con un uomo muscoloso che tira la corda, e si crea una giustapposizione con l’uomo che sta passando. Sembra che il personaggio nel cartellone stia tirando la testa dell’uomo con la fune, e l’uomo si mette la mano in testa proprio nel punto in cui c’è la fune, come se gli stesse dando fastidio.
Higbee racconta che spesso quando condivide gli scatti di questa serie su Instagram (il suo account si chiama @aliveisthecity), la gente lo accusa di aver volutamente messo in scena questi scatti, posizionando le persone nel punto voluto. Lui ha invece sempre dichiarato che tutte le sue foto sono candid, cioè riprese in modo spontaneo per strada, e che non sono mai state messe in scena. Inizialmente il fatto che le persone mettessero in dubbio l’autenticità degli scatti gli dava fastidio. Ma col tempo ha imparato a considerare questo tipo di commenti come un complimento per il duro lavoro che ha fatto per ottenere ogni scatto. Se la gente pensa che sia così perfetto da sembrare una messa in scena, allora significa che è una foto che ha lasciato il segno.
Quando ci si muove per strada, oltre all’occhio sempre attento, sono fondamentali anche il tempismo e la prontezza di riflessi. Ne è un esempio questo scatto di fronte alla vetrina di Sephora (la foto a sinistra).
È stata una cosa improvvisa, non programmata. Higbee stava camminando lentamente lungo Times Square quando ha notato questa scena svolgersi davanti ai suoi occhi, si è avvicinato e ha scattato da ogni angolazione possibile prima che la cliente si allontanasse. È quindi riuscito a immortalare questo scatto in cui il braccio della cliente all’interno del negozio sembra quello della ragazza presente nella pubblicità in vetrina.
Questa stessa tipologia di relazione tra soggetti ed elementi della scena la ritroviamo anche in questo scatto.
In questo scatto in cui si ha una giustapposizione tra i capelli bianchi dell’uomo uomo e il fumo che esce da uno dei tipici tubi per la fuoriuscita vapore acqueo del teleriscaldamento (caratteristici di New York). Questa è anche l’immagine che è stata scelta per la copertina.
Un altro scatto simile è questo, in cui le nuvole sullo sfondo sembrano un ciuffo dei capelli di questo personaggio.
O anche questo in cui il fumo disegnato sul grattacielo sullo sfondo sembra uscire dalla testa della persona in primo piano.
Un altro elemento che ricorre spesso è quello di mettere in relazione i cartelloni pubblicitari con le gambe dei passanti.
In questo caso la persona che passa dietro il cartellone pubblicitario sembra un prolungamento della persona ritratta nella pubblicità (testa e gambe). Da notare la posizione delle gambe che sia allinea perfettamente alla postura dell’uomo ritratto sul cartellone.
Lo stesso vale per questo scatto:
In questa foto ad esempio l’uomo che corre presente nell’immagine del cartello pubblicitario sembra saltare sopra i sacchi di immondizia presenti davanti.
Per quanto riguarda il discorso dell’importanza dell’osservazione, in questo scatto abbiamo un uomo con la maglietta grigia a righe bianche che si giustappone con le strisce pedonali.
Oppure in questa fotografia abbiamo un uomo con in mano uno zainetto nero con i cordini gialli che si allineano perfettamente al graffito di colore giallo sul muro retrostante. Sembra quindi che l’uomo stia facendo uscire dallo zaino uno spray giallo
A volte anche il punto di scatto può fare la differenza nel creare una scena surreale. In questo scatto abbiamo un passante che sembra un gigante rispetto alle due persone sullo sfondo.
Altro elemento spesso sfruttato per strada sono le vetrate a specchio degli edifici. Come in questo caso in cui sembra che i due passanti siano tagliati a metà in quanto lo specchio ricrea geometricamente le vetrate dell’edificio sullo sfondo.
Un altro classico è la giustapposizione tra il viso di una donna orientale presente sulla copertina di un libro (intitolato Geisha) e la ragazza che lo sta leggendo.
Con questo libro Higbee è riuscito a rendere straordinario l’ordinario, a catturare in modo molto particolare alcuni momenti della vita cittadina di tutti i giorni a New York City, sfruttando l’elemento sorpresa dato dalle giustapposizioni.
Dati del libro
Titolo: Coincidences: New York By Chance
Autore: Jonathan Higbee
Tipo di copertina: rigida
Numero di pagine: 160
Editore: Anthology Editions
Data di pubblicazione: 1 novembre 2019
Lingua: Inglese
ISBN-10: 1944860258
ISBN-13: 978-1944860257