Iperfocale in fotografia
Ho deciso di pubblicare questa piccola guida per spiegare in modo semplice che cos’è la distanza iperfocale in fotografia, a che cosa serve, come si può calcolare (tramite tabelle o applicazioni per cellulare).
Che cos’è e a cosa serve la distanza iperfocale
Definizione: in ambito fotografico l’iperfocale è la distanza focale che consente di ottenere la massima profondità di campo possibile, che si estenderà dalla metà dell’iperfocale fino all’infinito.
Data una determinata lunghezza focale dell’obiettivo e una determinata apertura del diaframma, l’iperfocale è la distanza più ravvicinata alla quale è possibile mettere a fuoco per fare in modo che tutti gli oggetti siano percepiti come nitidi dalla metà della distanza iperfocale fino all’infinito.
Il concetto di iperfocale è strettamente legato a quello di profondità di campo. Ricordiamoci sempre che c’è una differenza tra immagine a fuoco e immagine nitida. Quando si mette a fuoco un determinato oggetto, avremo a fuoco quello che si trova sul piano focale, e tutti gli oggetti davanti e dietro il piano focale saranno più o meno sfocati. La zona davanti e dietro il piano focale entro cui gli oggetti appaiono nitidi all’occhio umano prende il nome di profondità di campo.
Per comprendere meglio, ecco un’immagine esplicativa tratta dalla Guida completa alla fotografia:
L’iperfocale è una tecnica di messa a fuoco molto utilizzata nella fotografia di paesaggio, in cui si cerca spesso la massima profondità di campo, e anche nella street photography per le situazioni in cui si ha la necessità di essere molto reattivi.
Formula
La formula per calcolare la distanza iperfocale è la seguente:
H = distanza iperfocale (espressa in millimetri)
f = lunghezza focale
N = apertura diaframma
c = misura del circolo di confusione
Iperfocale su obiettivi manuali
I vecchi obiettivi analogici con messa a fuoco manuale, ma anche alcuni obiettivi fissi moderni, riportano sul barilotto la scala delle distanze e della profondità di campo, e consentono quindi abbastanza facilmente di impostare l’iperfocale.
Ad esempio in questa immagine potete vedere la ghiera di messa a fuoco e la scala dell’iperfocale sul barilotto della lente Leica Summicron-M 28mm f/2.0 ASPH (fonte immagini: www.lab.leica-camera.it).
La lunghezza focale è 28 millimetri e vogliamo scattare con un’apertura del diaframma di f/11.
Una volta impostato il diaframma su f/11 tramite l’apposita ghiera dei diaframmi, vediamo che il numero 11 è riportato due volte anche sulla ghiera della profondità di campo: una a sinistra (A) e una a destra (B) del punto di messa a fuoco (C). Leggendo quindi sulla scala delle distanze i valori in corrispondenza dei punti A e B, troviamo rispettivamente il valore dell’inizio (A) e della fine (B) della profondità di campo. Quindi scattando con una Leica M (full frame) con un obiettivo 28 mm e apertura f/11, impostando il fuoco a 2 metri, avremo una profondità di campo che si estende da 1,2 metri fino a infinito, e tutto quello che si trova all’interno di quest’area sarà quindi sufficientemente nitido.
App calcolo iperfocale
Fortunatamente esistono tante applicazioni per smartphone che permettono di calcolare facilmente l’iperfocale. Vi riporto le due che utilizzo io, una per Android e una per iPhone.
– HyperFocal Pro
Su Android io utilizzo HyperFocal Pro, è gratuita e molto facile da usare. La potete scaricare gratis dal Google Play Store.
Una volta selezionata la propria macchina fotografica, la lunghezza focale della lente con cui si vuole scattare e l’apertura del diaframma, si otterrà il calore della distanza iperfocale in metri. Molto comodo anche il grafico presente in basso in cui è possibile vedere visivamente quale sarà la profondità di campo con i valori di scatto e fuoco impostati. Questa app è disponibile solo per Android.
– Set My Camera
Su iOS utilizzo l’app SetMyCamera, che potete scaricare gratis dall’Apple Store.
Il funzionamento è simile. Nel menu nero in basso accertatevi di essere nel tab DoF. Quindi indicate il modello della fotocamera, la lunghezza focale della lente e l’apertura del diaframma. In alto verrà mostrata l’indicazione della distanza iperfocale che si estende dal valore “vicino” al valore “lontano”.
Tabelle iperfocale
Esistono delle apposite tabelle che riportano le combinazioni di lunghezze focali e aperture del diaframma e indicano la misura dell’iperfocale e della distanza minima. Vi riporto due tabelle, una con le iperfocali quando si utilizza una macchina fotografia full-frame, e una con i valori per chi usa una fotocamera APS-C.
Legenda:
HD = Hyperfocal Distance, cioè distanza iperfocale
DM = distanza minima dalla quale l’immagine risulterà nitida fino all’infinità
Come leggere la tabella? Facciamo un esempio. Se stiamo scattando foto con una fotocamera fullframe, utilizzando un obiettivo con focale 35 millimetri e impostando un’apertura del diaframma f/11, la distanza iperfocale è 3,7 metri e la distanza minima è 1,9 metri. Questo significa che impostando il fuoco a 3,7 metri (cioè all’iperfocale), tutto quello che si trova tra 1,9 metri dalla macchina fotografica e l’infinito, verrà percepito come nitido.
Giusto per parlare di un 35 mm – 2.8 non avendo la distanza metrica sul barilotto come faccio ?? Immagino che non bbia bisogno dell’infinito però è gradita la risposta – Grazie renzo
Buongiorno Renzo, anche se non hai la scala delle distanze sul barilotto dell’obiettivo, puoi comunque impostare il fuoco all’iperfocale. Una volta che hai stabilito l’apertura del diaframma che vuoi utilizzare, controlla nelle tabelle (o sulle apposite app) qual è la distanza iperfocale. A questo punto devi impostare il fuoco a quella distanza. Per aiutarti puoi posizionare un oggetto alla distanza iperfocale e quindi metterlo a fuoco.
Un saluto, Riccardo