Gabriele Basilico – Bord de mer
Gabriele Basilico, nato a Milano il 12 agosto 1944 e morto sempre a Milano il 13 febbraio 2013 è stato uno dei maestri della fotografia contemporanea.
Ha iniziato a fotografare nei primi anni Settanta, dopo essersi laureato in architettura e i suoi ambiti di interesse fotografico sono sempre stati la città e il paesaggio urbano.
Il primo incarico internazionale gli viene conferito nel 1984, quando partecipa (unico fotografo italiano) alla Mission Photographique de la DATAR (l’acronimo D.A.T.A.R. sta per Délégation à l’Aménagement du Territoire et à l’Action Régionale), un progetto commissionato dal Governo Francese per documentare le trasformazioni del paesaggio francese.
A ogni fotografo era stato chiesto di presentare un progetto e il contratto prevedeva 6 mesi operativi sul territorio. I primi mesi Basilico li ha dedicati a un sopralluogo fotografico dei vari luoghi, mentre i mesi successivi con il banco ottico (una camera folding 10×12 su cavalletto) è tornato per fotografare in grande formato nei luoghi della Bretagna e della Normandia che lo avevano colpito maggiormente.
Da questo progetto nasce Bord de mer, lavoro fotografico che raccoglie una selezione delle fotografie scattate da Basilico tra il 1984 e il 1985 in Francia, partendo da Bray-Dunes (al confine con il Belgio) e scendendo fino a Mont Saint-Michel. Un itinerario di oltre 400 chilometri sempre lungo le coste, a bordo del mare.
La prima edizione del libro risale al 1990 (ed è un vero must-have per i collezionisti, in quanto rara e dall’elevato valore), mentre quella che sto recensendo è la quarta edizione pubblicata nel 2017 da Contrasto. Questa edizione è stata integralmente concepita e realizzata da Basilico e avrebbe dovuto essere pubblicata nel 2013.
La prima e la seconda edizione (edite da Art& di Udine) contenevano 37 immagini, la terza (pubblicata da Baldini & Castoldi) proponeva 55 fotografie, mentre nella quarta edizione (pubblicata da Contrasto) Basilico ha voluto inserire 71 immagini grandi, tutte in bianco e nero, e alla fine del libro ha proposto anche una ulteriore sequenza di 135 foto in piccolo formato, presentate 9 per pagina. Sotto ogni immagine, oltre alla didascalia, compare anche un codice, che è quello con cui le foto di questo progetto sono conservate alla Biblioteca Nazionale di Parigi.
Questa revisione delle immagini proposte, nasce dall’idea di Basilico di considerare l’archivio come qualcosa di organico. Ha dichiarato:
Quando guardo l’archivio, la mia memoria va automaticamente alla ricerca di nuove relazioni tra le immagini. L’archivio mi aiuta ad avere il senso del tempo che scorre, ma mi suggerisce anche accostamenti e nuove visioni. Le immagini accostate diversamente in tempi diversi riacquistano una nuova identità. La sfida di questo nuovo libro è la conferma del mio bisogno di rileggere periodicamente l’archivio, di scoprire cose fino a oggi mai pubblicate, di costruire sequenze inedite.
Tutte le foto sono state scattate con il banco ottico. Basilico ha scelto il grande formato per la miglior qualità del negativo, per la finezza e la morbidezza nei dettagli, e per la possibilità di controllare e correggere la prospettiva.
Inoltre ha dichiarato che usare il banco ottico gli ha permesso di adottare un ritmo lento e riflessivo, che permette una relazione maggiore con il soggetto da fotografare: “inquadrare sotto il panno nero, chiudere l’otturatore, infilare lo chassis, scattare la foto, estrarre lo chassis, ecc. vuol dire fare meno fotografie, osservare più a lungo ciò che sta davanti, prendere le misure”.
Tramite questo lavoro ha scoperto la lentezza dello sguardo:
Ho lavorato con il banco ottico, e questo ha rallentato i ritmi: muoversi, guardare, scegliere, decidere dove scattare la fotografia, montare la macchina sul cavalletto, e magari decidere di non scattare. Contemplare, nella mia accezione, ha il significato di metabolizzare il paesaggio, di farlo diventare qualcosa che vive dentro di te. L’immagine è una costruzione, un filtro che si viene a porre fra chi guarda e la realtà che sta davanti. […] Siamo sempre in due a raccontare una storia: il soggetto, che nel mio caso è il luogo, e il fotografo, che fa la foto.
Secondo Basilico l’energia di un luogo non è data solamente dalla sua forma ma è data da un momento specifico nel quale la luce, il tempo atmosferico e le sue mutazioni si esprimono ed entrano in dialogo con il luogo.
Questo progetto fotografico costituisce una tappa fondamentale nella carriera di Gabriele Basilico, un punto di riferimento essenziale, in quanto ha identificato un modo di procedere, precisato le implicazioni della sua fotografia, affermato uno stile che procede con il ritmo imposto dall’utilizzo della macchina a banco ottico.
Il libro contiene, oltre a nuove foto, anche dei testi inediti, scritti appositamente per questa quarta edizione, e pubblicati sia in italiano che in francese.
Il formato è 28 x 24 cm, la copertina è rigida e la qualità delle stampe fotografiche a mio parere è molto buona.
Video recensione Bord de mer di Basilico e libro sfogliato
Foto Bord de mer Gabriele Basilico
Ecco alcune foto della serie Bord de mer presenti nel libro.
Dati del libro
Titolo: Bord de mer
Autore: Gabriele Basilico
A cura di: Angela Madesani
Tipo di copertina: rigida
Numero di pagine: 152
Editore: Contrasto
Data di pubblicazione: 22 giugno 2017 (4a edizione)
Lingua: italiano e francese
ISBN-10: 8869657159
ISBN-13: 978-8869657153