Franco Fontana – Fotografia creativa
Franco Fontana, modenese, classe 1933, è uno dei più noti fotografi italiani.
Nel libro, dopo aver spiegato la sua visione della fotografia, e raccontato un po’ della sua storia e dei suoi progetti fotografici più famosi, Fontana propone una serie di esercizi fotografici, che sono quelli che sottopone anche agli allievi dei suoi corsi.
Sono esercizi molto utili per sperimentare cose diverse, trovare nuove idee e soprattutto per aiutare a trovare la propria identità fotografica.
Nel libro non si parla infatti di tecnica, ma piuttosto di come provare a fare un salto di qualità, educando il proprio sguardo e trovando un proprio stile fotografico.
Gli esercizi di fotografia creativa di Fontana
Gli esercizi aiutano a ragionare di più e porsi sempre delle domande prima di scattare. Aiutano a guardarsi dentro, a capire il perché si scatta e che messaggio vogliamo comunicare con le nostre foto.
È quindi molto importante non solo leggere il libro, ma fare gli esercizi!
Per la spiegazione degli esercizi, vi rimando alla lettura del libro, perché il cuore di questo libro sono appunto gli esercizi.
Vi indico qui semplicemente il nome degli esercizi:
- L’esercizio del rosso
- L’esercizio del rifiuto
- L’esercizio dell’essere e dell’apparire
- L’esercizio delle emozioni
- L’esercizio della creatività
- L’esercizio della mente elastica
- L’esercizio dello spazio e del tempo
- L’esercizio del viaggio
- L’esercizio del paradosso
- L’esercizio del bicchiere
- L’esercizio del cerchio
Il mio personale consiglio è di fare gli esercizi in gruppo, ad esempio in un circolo fotografico o con un gruppo di amici appassionati di fotografia. Nel senso che gli esercizi vanno ovviamente svolti individualmente, ma condividendo nel gruppo i propri scatti sarà possibile confrontarsi con gli altri, vedere come gli altri hanno interpretato il tema, ottenere consigli e critiche costruttive. E quindi crescere a livello fotografico.
Video recensione del libro
Takeaways dal libro
Come al solito vi propongo un piccolo riassunto con i takeaways, i concetti chiave che mi sono appuntato durante la lettura del libro, e che esprimono la visione della fotografia di Franco Fontana.
Quando qualcuno mi chiede che macchina fotografica uso, mi picchietto la testa con un dito, sorrido e rispondo: questa.
Non è la macchina fotografica a fare la foto, ma la nostra testa. La fotocamera da sola non fa niente. Siamo noi a decidere dove puntare la macchina, cosa inquadrare, come e soprattutto perché.
Le fotografie sono frutto del pensiero del fotografo, non della sua attrezzatura fotografica.
Bisogna fotografare quello che si pensa, non quello che si vede. Si scatta con la mente, non con le dita.
L’artista non ritrae la realtà, ma cerca di piegarla al suo pensiero, la interpreta. L’artista, fotografando, inventa soggettivamente la sua realtà. Non dovete cercare di riportare la realtà per quella che è, ma offrirne un’interpretazione.
Una delle strategie migliori per vivere felici è dedicarsi a quello che ci riesce meglio.
Non si può piacere a tutti. E non esistono foto oggettivamente belle o oggettivamente brutte. Esistono foto che possono piacere o non piacere. L’importante è che le tue foto piacciano a te, che ti identifichino per quello che sei.
Ognuno di noi fotografa non tanto quello che vede, ma quello che è.
Il fotografo non va in giro a cercare come un turista, ma a trovare quello che ha dentro di sé, come un pellegrino.
Il pensiero creativo non si accontenta della quotidianità che già conosce, ma rompe le regole, si apre a esperienze in edite, cerca risposte nuove.
La creatività si nutre di immaginazione. Con la creatività il fotografo può rendere visibile l’invisibile.
La creatività è come un muscolo, va allenata.
Per creare qualcosa di nuovo bisogna fare il vuoto dentro di sé. Solo rimuovendo quello che c’è già dentro di noi possiamo fare spazio alla crescita, senza rimanere ancorati al passato e a quello che sappiamo già fare.
È importante cancellare il superfluo per eleggere solo ciò che si desidera. Fontana, quando non riusciva a farlo direttamente in fase di inquadratura, lo faceva dopo aver stampato le foto, ritagliando e poi ristampando, in modo da cancellare il superfluo ed eleggere solo quello che gli interessava.
Nella fotografia non conta lo spazio in sé, ma le relazioni tra in soggetti e le cose. Sono le relazioni tra le cose a permetterci di creare il contenuto, non la vastità dell’area che stiamo inquadrando. Quindi nell’inquadratura non conta quali cose compaiono, ma i rapporti tra di esse.
L’inquadratura orizzontale è più ampia, rilassata, distesa, radiosa: l’occhio può spaziare ed esplorarlo orizzonte. Invece l’inquadratura verticale limita, schiaccia, costringendo chi guarda in uno spazio più ridotto.
Il contrasto può creare armonia. Per caricare di significato i colori bisogna lavorare sui contrasti.
Dati del libro
Titolo: Fotografia creativa. Corso con esercizi per svegliare l’artista che dorme dentro di te
Autore: Franco Fontana
A cura di: Frencesca Parravicini
Tipo di copertina: flessibile
Numero di pagine: 174
Editore: Mondadori
Collana: Oscar saggi
Data di pubblicazione: 7 marzo 2017
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8804673923 (nuova versione 8804782129)
ISBN-13: 978-8804673927 (nuova versione 978-8804782124)