F8 and be there

Spesso in ambito fotografico si utilizza l’espressione “f/8 and be there”. Vediamo meglio di cosa si tratta e cosa significa.

Significato

F/8 and be there è un’espressione utilizzata in fotografia che potremmo tradurre liberamente “apertura f/8 e trovati sul posto” oppure “apertura f/8 e occhi ben aperti”.

Si tratta di una sorta di filosofia di scatto, secondo la quale è meglio focalizzarsi sul non perdere l’occasione di scattare una buona foto piuttosto che non concentrarsi troppo su quale debba essere il modo ottimale di impostare la fotocamera.

In sintesi il concetto è: non preoccuparti delle impostazioni tecniche della macchina fotografica, imposta il diaframma a f/8 in modo da avere una buona profondità di campo e vai fuori a fotografare. La cosa più importante per non perdere uno scatto è essere la fuori a fotografare.

Come funziona la regola

Diaframma f/8 in fotografia è considerata un’apertura adatta per tutti gli usi in quanto garantisce una profondità di campo sufficiente per avere buona parte del frame a fuoco nella maggior parte dei casi con luce diurna.

In questo modo si potrà concentrarsi solo sul “being there”, sull’esser lì, nel posto giusto al momento giusto. Essere sul posto, immergersi nella scena con gli occhi ben aperti per catturare il momento decisivo. Si potrà quindi concentrarsi solo sulla composizione, su cosa includere o escludere dal frame, senza rischiare di perdere uno scatto perché non si è fatto in tempo a settare la fotocamera a dovere.

F/8 è un’apertura molto utilizzata in street photography quando si utilizzano obiettivi con fuoco manuale e in generale quando si vuole sfruttare lo zone focusing.

Questo approccio viene applicato nella fotografia di strada, nel fotogiornalismo, nella fotografia documentarista ma anche nella fotografia di paesaggio.

Origine

Questa citazione viene solitamente attribuita a Weegee (pseudonimo di Arthur Fellig, fotografo newyorkese nato nel 1899 e morto nel 1968), che la utilizzava come consiglio per gli aspiranti fotografi.