Alan Schaller – Metropolis
Metropolis, pubblicato nel 2023, è il primo libro fotografico di Alan Schaller.
È un libro imponente, 240 pagine, formato verticale 28×35 cm, con copertina rigida, pubblicato dalla casa editrice tedesca TeNeues e stampato in Italia da Editoriale Bortolazzi Stei (azienda di San Giovanni Lupatoto, in provincia di Verona). La qualità di stampa è molto buona e il formato grande permette di godere appieno di queste immagini in bianco e nero.
Alan Schaller è uno street photographer inglese, nato a Londra nel 1988.
Dall’età di 19 anni ha lavorato nel settore dell’industria musicale componendo canzoni per la televisione e il mixaggio audio. Si è poi avvicinato alla fotografia nel 2015, quando aveva 27 anni, iniziando a fotografare per hobby. Si è appassionato alla street photography, con una predilezione per le immagini in bianco e nero. Ha iniziato a pubblicare le sue foto su Instagram e nel tempo la sua popolarità è cresciuta (tanto che oggi conta più di un milione di follower su Instagram). Ha quindi gradualmente abbandonato il suo lavoro di musicista per dedicarsi esclusivamente alla fotografia.
Video recensione del libro
Inizialmente Alan non aveva in mente un determinato progetto fotografico, ma col tempo si è accorto che la maggior parte delle sue foto aveva un denominatore comune: ritraevano soggetti solitari in ambienti urbani densamente popolati, circondati da oscurità ed elementi geometrici. Nelle sue foto, tutte in bianco e nero e molto contrastate, le persone sembrano isolate e sovrastate dal mondo moderno che le circonda. E l’atmosfera è sempre caratterizzata da giochi di luce e ombra o da elementi che creano geometrie. Da qui è nata l’idea di raggruppare le sue foto in una serie, che è sfociata poi nel libro Metropolis.
Nel libro sono presenti 158 fotografie, tutte in bianco e nero, scattate tra il 2017 e il 2022. In fondo al volume troviamo l’indice dove è riportata la location e l’anno di ogni scatto. Sei fotografie sono state scattate in Italia: una a Roma, una a Firenze e quattro a Venezia.
Nelle metropoli di tutto il mondo, come Londra, New York, Istanbul o Kyoto, Alan Schaller raffigura i contrasti urbani di queste grandi città, non si concentra solo sulle architetture e sugli edifici, ma anche sulle persone e sulle scene quotidiane.
La foto in copertina, che è una delle mie preferite, rappresenta bene lo stile fotografico di Alan Schaller. Ama le foto in bianco e nero, ad alto contrasto, le scene caratterizzate da forme, geometrie, luci, ombre, spazi negativi. Le sue foto sono anche in un certo senso minimaliste, cerca di tenere pulita la composizione, di evitare troppi elementi che possono creare distrazioni.
Alan Schaller è Ambassador di Leica. Utilizza principalmente una Leica M Monochrom, macchina iconica e senza tempo che ha una gamma dinamica molto ampia e consente di acquisire immagini in bianco e nero davvero eccezionali, sfruttando al meglio i giochi di luci e ombre. Come lente preferisce il 40 mm, ma utilizza anche altre focali fisse come 16 mm, 24 mm e 50 mm.
Foto Alan Schaller Metropolis
Vi voglio ora mostrare alcune foto contenute nel libro (le altre foto del libro le potete vedere nella mia video recensione che trovate sopra). Tra le foto che apprezzo maggiormente ci sono quelle che giocano sui contrasti tra luce e ombra.
Questa foto, che è quella che troviamo in copertina, è stata scattata in metropolitana a Londra, sulla District Line, alla stazione Mansion House. A differenza di altri suoi scatti, è stata realizzata utilizzando un 90 mm. L’uomo sulla sinistra ha un abito nero che lo fa risaltare rispetto alle pareti bianche sulla sinistra. Abbiamo poi il gioco di curve dato dalle luci in alto che si specchia in un certo senso nelle strisce della banchina. L’area nera sulla destra crea uno spazio negativo e rende lo scatto molto d’impatto a livello visivo.
Questo è un autoscatto che Alan si è scattato a Lisbona. Ha raccontato che aveva individuato questa location molto interessante con questo taglio di luce e aveva aspettato che passasse qualcuno per inserire un soggetto nella scena. Ma visto che non passava nessuno, ha deciso di appoggiare la camera su una fioriera, impostare il timer e posizionarsi lui nella scena. Una cosa interessante dello scatto è che la figura di Alan si trova in fianco a un’ombra triangolare, e la sua ombra genera un ulteriore ombra triangolare sulla sinistra e questo rende ancora più piacevole l’immagine.
Questa foto è stata scattata in Italia, alla Cantina Antinori di Firenze. In questo caso Alan ha utilizzato la sua fidanzata per inserire un soggetto umano all’interno di questa scena visto che il luogo non era molto frequentato. La presenza della donna aggiunge infatti un elemento in più a questo scatto che sfrutta le geometrie dell’architettura e i giochi di luce e ombra.
Questa foto è stata scattata a Ho Chi Minh in Vietnam, anche qui abbiamo un’ampia zona buia che crea uno spazio negativo e un taglio di luce con una persona che scende da una scalinata. Si crea quest’atmosfera di mistero data anche dal fatto che il volto della persona è in ombra e quindi non riconoscibile. Il soggetto principale della scena non vuole infatti essere la persona, ma l’atmosfera in sé.
Anche questo scatto mi piace molto. Siamo a Londra e abbiamo un’auto parcheggiata sulla destra e un taglio di luce che entra dalla sinistra e finisce perfettamente allineato sul faro davanti dell’auto. Sembra quindi che l’auto stia illuminando la scena, con questa bambina che passa con il monopattino sul marciapiede.
La fotografia a sinistra è stata scattata a Londra. Il fotografo gioca sempre sulle geometrie e lo scatto ha un grande impatto visivo. Abbiamo le geometrie date dalle scale e dalle luci del corrimano che portano lo sguardo verso la sinistra, dove troviamo l’ombra di una persona.
Molto interessante anche questo scatto fatto a Berlino al memoriale per le vittime dell’olocausto. Ci sono questi contrasti dati dai giochi di luce e ombra sui grandi blocchi di cemento e una bambina di spalle che sembra voler dare la mano alla sua ombra proiettata su uno dei blocchi.
Conclusioni
Come abbiamo visto, Alan Schaller scatta esclusivamente in bianco e nero e nelle sue foto ama ritrarre persone in contesti urbani dallo stile astratto, in cui i giochi di luce e ombra e l’estetica giocano un ruolo importante.
È uno stile che a me piace molto. La sua è una fotografia che incorpora elementi di metafisica, surrealismo, geometrie, elevato contrasto. Per questo, Metropolis entra di diritto tra i miei libri preferiti e tra le mie fonti di ispirazione.
Dati del libro
Nome del libro: Metropolis
Autore: Alan Schaller
Editore: Te Neues
Data di pubblicazione: 10 agosto 2023
Lingua: inglese e tedesco
Tipo di copertina: rigida
Numero di pagine: 240
ISBN-10: 3961715130
ISBN-13: 9783961715138