Magnum – La scelta della foto


libro Magnum La scelta della foto - Magnum Contact Sheets“Magnum. La scelta della foto”, pubblicato dalla casa editrice Contrasto, è la versione italiana del libro originale “Magnum Contact Sheets”, curato da Kristen Lubben.

Come si capisce dal titolo inglese (e un po’ meno dal titolo italiano), il libro presenta e analizza molte foto famose dei fotografi dell’agenzia Magnum Photos attraverso i provini a contatto.


Cosa sono i provini a contatto?

I provini a contatto, o stampe a contatto (in inglese “contact sheets”), sono il risultato della stampa su un unico foglio di una pellicola di negativi nella loro dimensione originale.

Si chiamano provini a contatto in quanto la pellicola, dopo essere stata sviluppata, veniva stampata appoggiandola direttamente (da qui il termine “a contatto”) su un foglio di carta sensibile.

Si tratta di una pratica adottata nella fotografia analogica, che permetteva (e permette ancora per chi scatta a pellicola) di avere una visione d’insieme di tutte le foto scattate su un rullino. Era in un certo senso il momento della verità, in cui si vedevano per la prima volta i risultati dei propri scatti.

Queste stampe a grandezza naturale di spezzoni di un rullo o di una sequenza di negativi rappresentano quindi il primo sguardo che il fotografo posa su ciò che è riuscito a catturare su pellicola, ma assolvono anche altre funzioni. Servono come prova del proprio operato, ma anche come strumento per fare una prima selezione degli scatti e come indice dell’archivio di negativi.


Il libro

Obiettivo del libro è quello di presentare l’opera dei fotografi dell’agenzia Magnum ripercorrendo la storia di alcune delle loro foto più celebri mediante l’analisi dei provini a contatto, che documentano il metodo di lavoro del fotografo e il modo in cui è arrivato allo scatto desiderato.

I fogli dei provini a contatto, infatti, rivelano anche gli errori, le difficoltà incontrate, i colpi di fortuna, e per questo non sempre i fotografi sono propensi a mostrarli in pubblico.

Interessante il fatto che fino agli anni Duemila, i fotografi che proponevano la loro candidatura all’agenzia Magnum dovevano mostrare i loro provini a contatto e non solo le stampe finali. Questo era un modo per capire come ragionavano e come lavoravano.

Il volume è organizzato in ordine cronologico, dal 1930 al 2010, e presenta 139 fogli di provini a contatto di 69 diversi fotografi Magnum. Vengono mostrati i provini a contatto e l’ingrandimento della foto scelta, il tutto corredato da un testo descrittivo dell’autore che spiega i motivi della sua scelta.

Considero questo libro molto interessante perché sono delle specie di lezioni di fotografia. Per ogni foto famosa possiamo capire il motivo per cui è stata scelto quello scatto invece di un altro presente nel rullo, ma soprattutto possiamo capire il modus operandi di quei fotografi, capire come i fotografi si sono mossi sulla scena analizzare le tappe di avvicinamento alla foto clou.

In un certo senso riusciamo ad entrare nella camera oscura di questi grandi fotografi Magnum e, accompagnati dalla loro voce, seguire il processo creativo, comprendere le strategie e i criteri che hanno portato alla scelta di una foto destinata a diventare un’icona della fotografia.

Ci permette da una parte di capire il processo creativo dei grandi fotografi e dall’altro di capire il processo di editing e selezione della foto “buona” tra le varie scattate.

Per la propria crescita a livello fotografico trovo molto utile poter vedere i momenti precedenti e successivi a quello che ha dato vita allo scatto “giusto”.

Il libro consente di entrare in un certo senso nella testa dell’autore, ci permette di imparare il suo approccio in quella determinata situazione, cosa stesse cercando, come si è mosso fino a trovare il momento decisivo. Ci consente inoltre di vedere che effettivamente il “momento decisivo” non è solo una questione di fortuna, non è un’illuminazione divina, ma è il frutto di una ricerca da parte del fotografo.

Esistono due versioni di questo “librone”: una cartonata con sovraccoperta, delle dimensioni di 28×34,2 cm e un’edizione compatta in brossura, di dimensione 24 x 29,2 cm.

Il libro ha più di 500 pagine e contiene 446 fotografie, di cui 240 a colori.


Video recensione e analisi delle foto




Provini a contatto di alcune famose foto dei fotografi Magnum

Vi voglio mostrare ora alcune foto famose e i relativi provini a contatto per vedere come i fotografi Magnum, fotogramma dopo fotogramma, siano arrivati allo scatto memorabile, quello diventato famoso. Riporto anche un riassunto della storia dello scatto.

Thomas Hoepker – Foto di Muhammad Ali col pugno

Libro Magnum Scelta della foto Thomas Hoepker Muhammad Ali pugno

Thomas Hoepker. Muhammad Ali. Illinois, USA, 1966



Thomas Hoepker foto Muhammad Ali pugno provini a contatto

Thomas Hoepker. Muhammad Ali. Illinois, USA, 1966



Questi sono i provini del famoso scatto che Thomas Hoepker fece a Muhammad Ali nel 1966. Nel 1966 la rivista Stern chiese a Thomas Hoepker di fotografare il campione del mondo dei pesi massimi, Muhammad Ali, da poco convertitosi all’islamismo cambiando il suo nome in Cassius Clay. Hoepker racconta che seguiva Ali tutto il giorno e spiega come è nato lo scatto:
“Una sera in palestra, il campione mi vede nascosto nella penombra. Viene verso di me e punta il pugno al mio grandangolo: sinistro, “boom”, destro “boom”, sinistro! La luce è debole, pessima. Cerco di mettere a fuoco il pugno e rimedio tre scatti prima che Ali torni al suo punching ball. Un’altra opportunità mancata, penso. Diversi anni dopo, una fotografia sgranata presa da quella sequenza diventa l’immagine simbolo della storia di Muhammad Ali. Viene usata nelle riviste, per le copertine dei libri, all’entrata dei musei, venduta nelle gallerie, alle aste…”


René Burri – Foto di Che Guevara col sigaro

René Burri foto Che Guevara col sigaro

René Burri. Ernesto “Che” Guevara. L’Avana, Cuba, gennaio 1963


fotografie provini a contatto René Burri Che Guevara L'Avana Cuba 1963

René Burri. Ernesto “Che” Guevara. L’Avana, Cuba, gennaio 1963




provini a contatto René Burri L'Avana Cuba 1963

René Burri. Ernesto “Che” Guevara. L’Avana, Cuba, gennaio 1963



Questi sono i provini delle foto che René Burri ha scattato a Che Guevara nel 1963 a Cuba. Era andato insieme alla reporter Americana Laura Berguist della rivista Look che lo doveva intervistare. Burri racconta che per tutta la durata il Che era talmente concentrato sull’intervista che non guardò mai il fotografo, ignorando la sua presenza. Per questo motivo Burri fu libero di scattare passando inosservato per due ore intere. Dai provini vediamo infatti che Che Guevara non guarda mai in camera. E vediamo che c’è un riquadro rosso sulla foto scelta come quella più interessante. Magnum distribuì il servizio in tutto il mondo e questa foto di Ernesto Che Guevara che fuma il sigaro nel suo ufficio in tenuta da combattimento è diventata una vera e propria icona.


Martin Parr – Last resort

Provini contatto foto Martin Parr Last resort

Martin Parr. Last resort. Merseyside, Inghilterra, estate 1985



Questo scatto di Martin Parr appartiene al progetto Last Resort, iniziato 1982. Parr ha fotografato per tre anni la fatiscente località balneare di Wirral, vicino a Liverpool. Voleva ritrarre l’attività locale sullo sfondo di un’Inghilterra malandata, perfettamente espressa dallo squallore di New Brighton. Nei weekend questa località si affolla di gente e ogni centimetro quadrato è buono per stendersi al sole. Martin Parr si è imbattuto in questa ruspa con una madre e una figlia che prendevano il sole e giocavano. Il grosso macchinario era l’ideale per rendere l’ambiguità della situazione. Come si vede dai provini Parr ha iniziato a scattare, fino a quando ha trovato lo scatto che cercava. La ragazzina è in posizione perfetta, rivolta verso la madre, e c’è anche uno strano uomo che passa sullo sfondo. Parr racconta che in realtà i provini originali erano in bianco e nero, perché non si poteva permettere di stamparli a colori, mentre questi pubblicati sul libro sono stati stampati più di recente e sono a colori.


Bruce Gilden – Foto ai membri della mafia giapponese

Foto Bruce Gilden Yakuza mafiosi giapponesi

Bruce Gilden. Yakuza. Tokyo, Giappone, 1998




provini contatto Foto Bruce Gilden Yakuza Tokio mafia giapponese

Bruce Gilden. Yakuza. Tokyo, Giappone, 1998



Nel 1998 Bruce Gilden era a Tokyo con una borsa di studio della Japan Foundation e decise di lavorare a un progetto sul lato oscuro della vita in città. Grazie a un amico giornalista riuscì a conoscere i membri della Yakuza, la mafia giapponese. Questa foto è stata scattata di sera, in un caffè di Ginza, a Tokyo. Mentre stavano parlando col fotografo, l’uomo di sinistra accese la sigaretta all’altro membro della Yakuza. Per Gilden fu una scena perfetta, data dalla combinazione di tre elementi: sigarette, fumo e malavitosi. Riguardando i provini, la foto si faceva notare, funzionava per forma e per contenuto in quanto rappresenta la gerarchia nella società giapponese, con il sottoposto che accende la sigaretta alla persona appena sopra di lui. In più c’è lo sguardo diffidente che il boss rivolge al fotografo.


Trent Parke – Foto dell’uomo sotto la pioggia

fotografia Trent Parke uomo cravatta sotto pioggia Sydney 1998

Trent Parke. Temporale estivo. Sydney, Australia, estate 1998



provini contatto fotografie Trent Parke Temporale estivo

Trent Parke. Temporale estivo. Sydney, Australia, estate 1998



Questo foglio di provini comincia con alcune foto scattate dalla finestra della stanza dell’appartamento dove Trent Parke abitava a Kirribilli, in Australia. Guardava sempre fuori dalla finestra in attesa che arrivasse il traghetto giusto da prendere, quindi correva giù dalle scale e andava alla passerella di imbarco. Prendeva il traghetto per andare dal porto di Sydney al Circular Quay e in città. Il giorno in cui scattò queste foto era appena sbarcato in città quando arrivò un inatteso temporale estivo. Stava per riprendere il traghetto di ritorno quando iniziò a piovere. Percorse tutta George Street di corsa fino al Queen Victoria Building, dove se fosse uscito il sole avrebbe avuto uno sfondo scuro retroilluminato per le sue foto. Il sole spuntò per un brevissimo istante. L’uomo nella foto sicuramente aveva corso per fuggire alla pioggia e la sua cravatta era scivolata dietro la spalla. Spesso è stato scambiato per un ragazzino con lo zaino, ma si tratta invece di una cravatta. Questa foto è diventata la copertina del libro Dream/Life ed è il simbolo della permanenza di Trent Parke a Sydney: 10 anni passati a osservare e aspettare che qualcosa di magico succedesse, all’angolo della strada.


Elliott Erwitt – Foto uomo e bulldog

fotografia Elliott Erwitt uomo e testa Bulldog New York 2000

Elliott Erwitt. Bulldog. New York, Usa, 2000


provini foto Elliott Erwitt uomo e cane Bulldog

Elliott Erwitt. Bulldog. New York, Usa, 2000



Questa è una divertente immagine scattata da Elliott Erwitt che ritrae un bulldog in braccio al suo padrone proprio nell’istante in cui la testa e il corpo del cane sono perfettamente allineati alle braccia e alle gambe del proprietario. Erwitt racconta che stava camminando con il suo amico Hiroji Kubota vicino al suo studio nell’Upper Side di Manhattan e non aveva con sé la sua macchina fotografica. Quando ha visto questa scena ha chiesto al suo amico di prestargli la sua Leica, e ha iniziato a scattare, finendo l’intero rullo. Dai provini vediamo che si è spostato più volte, scattando sia in formato verticale che orizzontale, fino ad ottenere lo scatto desiderato nell’ultimo fotogramma, quello contornato di rosso. Dai provini si nota come Erwitt abbia scattato con metodo fino a che tutti gli elementi sono si sono sincronizzati.


Thomas Hoepker – Attacco alle Torri Gemelle 11 settembre 2001

foto Thomas Hoepker 11 settembre 2001 attacco Twin Towers New York

Thomas Hoepker, 11 settembre. New York, USA, settembre 2001




provini contatto fotografie Thomas Hoepker 11 settembre 2001 New York

Thomas Hoepker, 11 settembre. New York, USA, settembre 2001



Questa è una delle foto più controverse scattate l’11 settembre 2001 a New York dopo l’attacco alle Torri Gemelle.
Thomas Hoepker racconta che la mattina dell’11 settembre 2001 ricevette una telefonata dagli uffici della Magnum che lo informarono degli attacchi al World Trade Center. Dal suo appartamento di Manhattan prende un taxi e attraversa il Queens e Brooklyn, quindi scatta qualche foto del fumo che si alza all’orizzonte, dietro a un cimitero. Infine arriva in un luogo sull’East River, con una buona visuale di Manhattan, dove un gruppo di ragazzi siede fra due alberi. Scatta d’istinto tre foto dall’abitacolo dell’auto, dimenticandosi poi della scena. Attraversa quindi il Manhattan Bridge realizzando alcuni scatti del cielo pieno di fumo, senza mai arrivare fino a Ground Zero perché la Polizia aveva isolato la zona. Il giorno dopo, in ufficio, pensa di aver fatto un lavoro scadente a confronto delle foto grandiose, scioccanti e commoventi scattate dai suoi colleghi. Seleziona dai provini alcune foto, e mette quella dei cinque ragazzi rilassati tra le seconde scelte. La foto viene quindi dimenticata e mai pubblicata fino al 2005, quando venne selezionata da Ulrich Pohlmann, curatore del Foto-Museum di Monaco di Baviera che stava organizzando una mostra dedicata al fotografo tedesco. La foto di questa diapositiva scatenò poi un acceso dibattito sul perché i ragazzi fossero così rilassati o sul fatto che fossero al corrente di cosa fosse successo. I provini confermano però che nel primo fotogramma dei tre, i ragazzi avevano effettivamente guardato al di là del fiume, prima di voltarsi e discutere della catastrofe.


Dati del libro

Titolo libro: Magnum – La scelta della foto
A cura di: Kristen Lubben
Tipo di copertina: rigida
Numero di pagine: 524
Editore: Contrasto
Data di pubblicazione: 4 maggio 2017
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8869653331
ISBN-13: 978-8869653339

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PS: questa è invece la versione inglese del libro “Magnum Contact Sheets”.

Riccardo Perini, autore blog riccardoperini.itAutore: RICCARDO PERINI
Non sono un fotografo di professione ma sono un appassionato di fotografia. In questo blog propongo approfondimenti su fotografi, libri fotografici e in generale sulla fotografia, inclusi anche alcuni tutorial su macchine fotografiche e strumentazione.

Pubblicato il: 16 Aprile 2020 (aggiornato il 27 Ottobre 2022)
Categoria: Foto famose, Libri fotografia
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